Luciano di Samosata, I Dialoghi e gli Epigrammi, Ed. Casini, 1962
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La fama di Luciano è legata soprattutto ai dialoghi, alcuni dei quali sono raggruppati in serie organiche, mentre il gruppo più importante è costituito dai dialoghi di contenuto morale, filosofico e religioso…
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Descrizione
Edizione e Anno | Gherardo Casini, Roma, 1962 | Curatela Traduzione |
Danilo Baccini Luigi Settembrini [1813-1876] |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | XXXIV + 1204 |
Dimensioni | 12 x 19,3 x 3 cm. | Peso (senza imballo) | 0,46 kg. |
Descrizione |
Luciano nacque intorno al 120 d. C. a Samosata (l’odierna Samsat, nella Turchia sud-orientale), un’antica e florida città della provincia romana della Siria, che vantava un passato da capitale dell’antico regno armeno-ellenistico di Commagene (caduto per mano di Vespasiano nel corso del I secolo), da una modesta famiglia siriaca. Benché, con ogni probabilità, fosse di madrelingua siriaca (come al tempo lo era un’ampia fetta della popolazione cittadina locale), egli produsse tutto il corpus delle propria opera in greco antico, con la maggior parte dei propri scritti redatti con l’impiego del dialetto attico, alquanto in voga durante il periodo della seconda sofistica, rivolgendosi essenzialmente verso un pubblico di lingua e cultura greca. Ciononostante, egli in vita non si definì mai greco, pur dimostrando tutta una serie di caratteristiche della propria personalità intellettuale indubbiamente ellenistiche, e non rinnegò mai le proprie origini “barbare”; anzi, spesso e volentieri concentrò la propria invettiva satireggiante proprio sulle tante differenze ed aspetti contrapposti tra la sua cultura natía e quella greca. La sua fama è però soprattutto legata ai dialoghi, alcuni dei quali sono raggruppati in modo da formare delle serie organiche (i Dialoghi degli dei, i Dialoghi marini, i Dialoghi dei morti, i Dialoghi delle cortigiane), mentre il gruppo più importante è costituito dai dialoghi di contenuto morale, filosofico e religioso, caratterizzati da una vis satirica e polemica, acre soprattutto verso i cinici, e da una evidente simpatia verso Epicuro: tra questi, si segnalano Menippo o la necromanzia, Icaromenippo, Caronte, Zeus confutato, Zeus tragedo, Prometeo o il Caucaso, l’Assemblea degli dei, Due volte accusato, la Vendita delle vite all’asta e l’Alessandro o il falso profeta, La vita di Demonatte, La morte di Peregrino… |
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Note bibliografiche |
Prima Edizione del 1962 nella celebre Collana Pan (#8), a copertina rigida in simil-pelle blu, con titoli e stampigliature in oro al dorso, anche su inserto rosso; rilegata a filo; stampata su carta ultrasottile di buona qualità; frontespizio bicromatico in nero e rosso. |
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Stato di conservazione |
Più che Buono [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide quasi intatte, con minimi segni del tempo trascurabili ai bordi e al dorso; coste poco impolverate; mancanza del segnalibro editoriale in seta rossa; ingiallimento delle pagine molto ridotto; presenza di alcune marcature a margine di paragrafo nel testo, fatte con matita leggera e facilmente cancellabili; mancanza della sovracoperta editoriale]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 0.46 kg |
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Dimensioni | 12 × 19.3 × 3 cm |
Autore/i | Luciano di Samosata [120-192] |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Roma |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
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Genere | |
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