Barbara W. Tuchman, Uno specchio lontano. Un secolo di avventure e di calamità: il Trecento, Ed. Mondadori, 1979
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Descrizione
Edizione e Anno | Arnoldo Mondadori, Milano, 1979 | Illustrazioni Traduzione |
Fotografie e disegni in B/N e a colori Giovanna Paroni |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 769 |
Dimensioni | 16,3 x 24 x 3,7 cm. | Peso (senza imballo) | 1,10 kg. |
Descrizione |
Il Trecento ci rimanda due immagini contraddittorie: da un lato un’epoca scintillante di crociate e castelli, cattedrali, cavalleria, Libri d’Ore con miniature squisite; dall’altro un’epoca di ferocia e di agonia spirituale, un mondo sprofondato nel caos. Sono gli anni della Morte Nera, la grande peste del 1348-50 che uccise oltre un terzo della popolazione dall’India all’Irlanda; è l’epoca in cui bande di briganti saccheggiavano impunemente l’Europa, e in cui una «guerra di cent’anni» sembrava non avere né principio né fine. Un secolo in cui la cavalleria, l’ideale che aveva formato e nutrito la nobiltà, stava crollando per l’impatto con nuove armi, nuove tattiche, nuove idee. Un’ondata di rivolte contadine e proletarie spazzava l’Europa da un capo all’altro e lo scisma d’Occidente lacerava il mondo cristiano, con un papa e un antipapa che scomunicavano a vicenda i rispettivi seguaci. Un’epoca, insomma, in cui nessuno poteva essere certo della salvezza. Eppure è anche l’epoca di Chaucer e Petrarca, Froissart e Wyclif; dei romanzi cavallereschi, dei racconti osceni, della Sorbona e di Oxford, dei tornei e delle rappresentazioni; una dovizia e una vivacità in contrap- Barbara Tuchman analizza il secolo al microscopio, ci rivela sia i grandi ritmi della storia che la grana e il tessuto della vita domestica così com’era vissuta: com’era l’infanzia, com’era il matrimonio; come il denaro, le tasse, la guerra, dominassero nella stessa misura la vita del servo, del nobile, del prelato. Passioni colpevoli, lealtà e tradimenti, assassini politici, battaglie navali e assedi, terrore per la fine del mondo, corruzione nelle alte sfere e desiderio ardente di riforma, satira e humour, stregoneria e demonologia, lussuria e sadismo messi sulla scena. Ecco orgogliosi cardinali, mendicanti, balivi, femministe, ebrei, studiosi e studenti, droghieri, banchieri, impiegati, stregoni, mercenari, santi e mistici, avvocati ed esattori di tasse, e, sopra tutti gli altri, il cavaliere col suo valore e le sue «pazze follie», un «verme terribile nel suo bozzolo di ferro». |
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Note bibliografiche |
Pubblicazione Mondadori del 1979, a copertina rigida telate rossa, con titolazione dorata al dorso; dotata di sovracoperta lucida illustrata a colori; rilegata a filo; stampata su carta fine di buona qualità, con buone marginature al testo, corredata da tavole fotografiche e disegni in B/N e a colori. |
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Stato di conservazione |
Ottimo [volume ben conservato, senza rotture, cedimenti, segni, pieghe o danni in generale di alcun tipo a livello strutturale; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta completa ma con minori segni di vissuto ai bordi – rinforzati con nastro adesivo trasparente ultrasottile – e velature di polvere ai piatti e la dorso; legatura a filo snodata ma molto resistente; ingiallimento della carta presente ma entro la media per il periodo ed il materiale; tagli delle pagine non troppo impolverati]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 1.10 kg |
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Dimensioni | 16.3 × 24 × 3.7 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Anno di pubblicazione | |
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Illustrazioni | |
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Lingua |
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